giovedì, 26 Giugno 2025

Repsol investirà 800 milioni di euro per il metanolo verde in Spagna

Il Consiglio di Amministrazione di Repsol ha approvato un investimento da 800 milioni di euro per lo sviluppo del primo impianto europeo che trasformerà i rifiuti urbani in metanolo verde e altri prodotti circolari attraverso la gassificazione, il processo di valorizzazione dei rifiuti più avanzato al mondo. 

La tecnologia al cuore dell’impianto è sviluppata e fornita dal partner Enerkem e darà una seconda vita ai rifiuti che altrimenti finirebbero in discarica o sarebbero inceneriti.

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L’impianto, denominato Ecoplant, sorgerà a Tarragona nel complesso industriale di Repsol e avrà la capacità di trattare fino a 400.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani all’anno e trasformarli in 240.000 tonnellate di combustibili rinnovabili e prodotti circolari.

Il metanolo rinnovabile proverrà da rifiuti organici, mentre i prodotti circolari da rifiuti non organici, come le plastiche non riciclabili.

L’avvio dell’impianto, previsto per il 2029, comporterà la creazione di 340 posti di lavoro diretti, indiretti e indotti, oltre a circa 2.800 posti di lavoro in fase di costruzione. 

Secondo la Commissione Europea, l’Ecoplant ridurrà l’equivalente di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 in emissioni di gas serra (GHG) durante i primi dieci anni di funzionamento.

Perché il metanolo verde

Noto anche come e-metanolo, è prodotto combinando idrogeno verde e anidride carbonica catturata.

L’integrazione dell’idrogeno verde nella produzione di metanolo verde rappresenta una soluzione promettente per la decarbonizzazione di vari settori industriali e dei trasporti pesanti.

Inoltre, è molto versatile nell’industria chimica, con molteplici usi nell’industria automobilistica e delle costruzioni e in applicazioni in settori diversi come la sanità, l’alimentazione e l’elettronica.

L’Unione europea ha progettato un percorso per ridurre gradualmente l’intensità di carbonio dell’energia utilizzata nel trasporto marittimo del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2018 e del 75% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2020.

Il metanolo rinnovabile prodotto da Repsol sarà utilizzato anche per il trasporto su strada, come materia prima per la produzione di benzina e diesel rinnovabili, nonché per la produzione di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF).

Secondo IRENA e il Methanol Institute, la domanda globale di metanolo crescerà fino a cinque volte il livello attuale entro il 2050, trainata dall’uso di metanolo rinnovabile nel trasporto marittimo, stradale e aereo, nonché nelle applicazioni chimiche.

Dato l’elevato potenziale di questo modello di valorizzazione dei rifiuti, Repsol sta analizzando la fattibilità di replicarlo in altre regioni.

L’obiettivo è quello di produrre tra 1,5 e 1,7 milioni di tonnellate all’anno nel 2027 e fino a 2,7 milioni di tonnellate all’anno nel 2030 (compresi l’idrogeno rinnovabile e il biometano).

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